La ripresa della scuola subito dopo la pausa natalizia può essere considerata abbastanza impegnativa, ma gli alunni lo sanno: l’8 Gennaio è giornata di festa!
In questo giorno speciale festeggiamo la nascita al cielo del Servo di Dio don Pietro Margini, fondatore delle scuole, attraverso laboratori, attività e una buona merenda!
Ogni classe e ordine di scuola ha vissuto questo giorno in modo differente: andiamo a scoprire come!
All’inizio della mattinata, Don Luigi ha raccontato ai bimbi delle elementari dei tanti semi “gettati” da don Pietro, poi un bimbo per ogni classe ha incollato sul cartellone la parola che don Luigi gli ha consegnato.
Un seme “gettato” da don Pietro è quello delle scuole.
La maestra Edvige è venuta a parlare ai bimbi di prima elementare del desiderio di Don Pietro di costruire una scuola e di come, nel tempo, sono nate molteplici realtà scolastiche. Insieme abbiamo costruito un cartellone che rappresenta i frutti di quel piccolo seme gettato. Infine ogni bimbo ha rappresentato la cosa che preferisce della scuola.
Il geometra Paolo Guglielmetti, che ha collaborato alla realizzazione dell’oratorio, ha parlato ai bimbi di seconda elementare dell’opera di don Pietro. Ha portato il disegno del progetto e alcune foto della posa della prima pietra.
La classe terza elementare ha conosciuto Gabriele, nipote di don Pietro Margini, che ha presentato quattro figure di santi: S. Francesco di Sales, S. Giovanni Maria Vianney, S. Giovanni Bosco e S. Luigi Maria Grignion de Montfort, santi a cui don Pietro era particolarmente devoto e grazie ai quali abbiamo scoperto alcuni aspetti della sua spiritualità e della sua pastorale.
In classe quarta elementare abbiamo ascoltato le testimonianze di Alfredo e Valter, amici che hanno iniziato con don Pietro a coltivare il “seme” dello sport nella pallacanestro e nel calcio. Attraverso il gioco di squadra i bambini crescono in un clima di lealtà, reciprocità e rispetto.
La comunità Maria Regina ha portato la sua testimonianza nella classe quinta elementare.
Licia ha fatto notare ai bimbi sulla cartina geografica che lei e suo marito erano arrivati da Toronto (Canada). I bimbi erano molto attenti.
Per sottolineare l’idea della comunione e del costruire insieme, i bimbi hanno composto dei puzzle. È mettere Gesù al centro che rende forte un’amicizia. Al termine dell’attività è stato regalato ad ogni bimbo un puzzle per il ricordo di questa bella giornata!
I ragazzi di prima media Mariachiara hanno scoperto l’origine della nostra scuola dalle parole di Franco e Nadia, testimoni presenti quando è nata l’istruzione familiare. Come attività finale i ragazzi hanno creato un portachiavi a forma di casa per ricordare che per noi la scuola è un luogo di speranza, amicizia, impegno e soprattutto famiglia.
La classe seconda Mariachiara ha invitato alcuni insegnanti, che già dalla “prima ora” hanno prestato il loro servizio nella scuola, per intervistarli. L’incontro, molto partecipato, ha permesso di approfondire le motivazioni che fin dall’inizio hanno caratterizzato lo stile della nostra scuola. Come secondo ospite, don Pietro Paterlini ha spiegato, anche con l’aiuto di un canto, il valore che don Pietro Margini ha sempre dato alla liturgia. Un lavoretto creativo ha concluso la giornata dando la possibilità ai ragazzi di interiorizzare le riflessioni emerse.
Nella classe terza Mariachiara don Pietro Adani ci ha introdotto al significato di due luoghi di speranza fortemente voluti da don Pietro Margini: l’oratorio e lo sport.
È stato bello capire che, dietro un’esperienza cha a volte si dà un po’ per scontata, ci siano un pensiero profondo e l’impegno di tanti.
Colmi di riconoscenza e forti delle proprie esperienze personali, i ragazzi hanno poi provato a sfidarsi a suon di proposte di vita di oratorio accattivanti e ricche di speranza.
Dopo un momento di festa insieme, i nostri ragazzi dell’istruzione familiare Rolando RIvi hanno potuto conoscere meglio la figura di Don Pietro: la classe prima con la visione del filmato della sua vita e una attività attraverso i fumetti; le classi seconda e terza con alcune testimonianze da parte di alcuni amici che si sono messi in cammino sulle sue orme.
Ringraziamo Don Domenico, Lucas e Giulia per aver parlato ai ragazzi delle loro vite, e per aver raccontato la speranza di cui si sono fatti testimoni in prima persona!
I ragazzi del biennio del Liceo San Gregorio invece hanno svolto, ognuno nella sua classe, attività con la dott.ssa Manuela Maiocco e il dott. Giuseppe Bizzarri dal titolo "Le relazioni di amicizia, fonte di speranza" seguendo il tema del giubileo di quest'anno.
Riportiamo la testimonianza di Annachiara, studentessa della classe seconda:
“Aveva un nome ed una storia” questo è ciò che mi sono portata a casa dopo l’esperienza che ci è stata proposta l’8 gennaio, mi ha aiutata infatti a conoscere meglio i miei compagni, non solo come parte dell’insieme più grande che è la classe, ma come persone, ognuna con la propria storia. Abbiamo fatto diverse attività, tra cui alcune di confronto e altre di collaborazione; una però mi è piaciuta più delle altre: consisteva nello scrivere su un foglietto le aspirazioni che avevamo da bambini, metterli dentro a una scatola, pescarli uno alla volta e provare a indovinare di chi era il foglio. Questa attività mi ha fatto scoprire cose dei miei compagni che non mi sarei mai aspettata e mi ha spinta a voler conoscere meglio ognuno di loro. "
Il triennio del liceo, invece, è stato impegnato nell’ascoltare tre diverse testimonianze che avevano come tema centrale sempre la Speranza.
La domanda da cui i relatori sono partiti è stata: Come si vive la speranza? Da dove la si attinge?
Martina e Beniamino Violi hanno portato la loro testimonianza di famiglia, arricchita nel 2024 dall’arrivo del piccolo Mattia, che si è aggiunto a Sofia. Ci hanno spiegato come sia stata ed è tutt’ora fondamentale la presenza degli amici che aiutano e sostengono la loro famiglia. Ci hanno parlato, inoltre, di come questo evento abbia fatto conoscere loro tantissime persone nuove. Anche in questo loro vedono un segno di speranza.
Don Andrea Pattuelli ha parlato della sua personale esperienza come postulatore per la causa di beatificazione del servo di Dio, mons. Pietro Margini, di cui si è conclusa la fase diocesana. Egli ci ha spiegato come il suo lavoro sia intriso di speranza e come sia questa a far portare avanti questo processo.
Janet Uzoma e Samuele Manfredini, infine, come rappresentanti del MovGiovani ci hanno parlato di cosa sia davvero la speranza con parole semplici ed esempi molto concreti. Ci hanno fatto riflettere che essa è molto di più del semplice ottimismo, ma qualcosa che ci permette di andare più a fondo.