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Il cuore di una comunità palpita nel Palazzo degli Studi

Dieci anni fa, un sogno profetico ha preso forma. Il nuovo «Palazzo degli Studi» della istruzione familiare fondata da mons. Pietro Margini ha aperto le sue porte, accogliendo studenti, insegnanti e famiglie con la promessa di diventare molto più di un edificio.


Il sogno di avere un unico luogo in cui tutte le realtà scolastiche già esistenti potessero coabitare è stato coltivato per anni, molti anni. Nato dal cuore sacerdotale di don Pietro, è stato realizzato grazie alla generosità di tanti, che da quel cuore si sono lasciati ispirare.


Annuncio del 15 giugno 1986 durante i festeggiamenti del XXV di incarico come parroco di Don Pietro (Palestra dell'Oratorio della Parrocchia di Sant'Eulalia in Sant'Ilario d'Enza).


Oggi, celebriamo non solo il decennale di un luogo fisico, ma l'anima che, giorno dopo giorno, ha dato vita a quella che è molto più di una semplice scuola: è un progetto di comunità, di crescita e di condivisione.


L'intuizione di don Pietro Margini è semplice e insieme straordinaria: creare un ambiente educativo fondato su valori profondamente radicati nella tradizione cristiana. Non era solo una questione di istruzione, ma di formazione di persone, uomini e donne, capaci di guardare e di impastarsi nel mondo con occhi nuovi e cuore aperto. Don Pietro sapeva che questo progetto non avrebbe mai potuto decollare senza la partecipazione di una comunità pronta a sostenerlo e a spendersi per un’opera educativa di tale importanza.


E così è stato. La scuola familiare è diventata un luogo in cui le mura, pur importanti e belle, non sono state mai sufficienti. A dare vera forza e vitalità a questo luogo sono le persone. Famiglie, insegnanti, volontari, collaboratori, ex alunni, che con la loro generosità hanno trasformato un sogno in una realtà viva e pulsante. Hanno messo la competenza, il cuore, il tempo, la dedizione e la fede, comprendendo che educare è una responsabilità che coinvolge tutti, e che il valore di una scuola si misura nel sapere accompagnare ogni persona nella sua pienezza e maturità umana e cristiana. Questa è un’opera lunga e importante, che richiede pazienza ed impegno quotidiano.


Sono passati dieci anni da quel giorno in cui le prime classi hanno varcato la soglia del nuovo edificio. Dieci anni di vita vissuta, di sfide affrontate e di insuccessi e successi condivisi. Ma soprattutto dieci anni in cui si è confermato che la visione di don Pietro era ben più che una semplice intuizione: era una necessità, un bisogno di ritrovare, anche nell'educazione, lo spirito della comunità che collabora insieme per il bene di tutti.

Questa scuola non è fatta solo di programmi scolastici, ma di relazioni, di affetti, di una rete che sostiene e valorizza i singoli. Non ci si accontenta di trasmettere nozioni: si cerca di coltivare l'anima, si insegna la vita. E ogni successo, piccolo o grande, non appartiene solo a chi lo conquista, ma a tutti coloro che, silenziosamente e con amore, contribuiscono alla crescita di ciascun studente.


Oggi, a dieci anni di distanza dall'inaugurazione del nuovo «Palazzo degli Studi», possiamo dire che questo traguardo appartiene a tutti. È il frutto del sacrificio, della passione e della dedizione di chi ha scelto di credere in questo progetto, di chi ha capito che le mura, per quanto solide, non bastano. Ci vuole il cuore. Il cuore di una comunità che, giorno dopo giorno, si mette in gioco nel dono di sé per costruire il futuro dei piccoli, dei ragazzi, dei giovani.

Questo decimo anniversario è un momento di festa, ma anche di riflessione. Guardiamo al passato con gratitudine e al futuro con speranza, consapevoli che: “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori”.


Laura Spaggiari


Per vedere il progetto, le foto della posa della prima pietra e le foto dell'inaugurazione clicca qui

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