Febbraio 2024: dopo le vacanze di Natale, si entra nel cuore dell’anno scolastico. L’Istruzione Familiare Mariachiara ha dedicato quattro giornate di questo mese centrale per approfondire la figura che ha accompagnato il nostro anno: Pier Giorgio Frassati. Da sabato 17 a mercoledì 21, i ragazzi sono stati impegnati in attività a partire da un aspetto affascinante di Pier Giorgio.
“Lottare fino in fondo per la Verità; vivere e non vivacchiare”: ce lo siamo ripetuti a più riprese, studenti e insegnanti. Ogni anno siamo soliti interrompere le normali attività didattiche in questo modo per dedicarci alla Settimana Verde - portando tutta la scuola in gita per qualche giorno, ogni tre anni - o alla Settimana Azzurra - attività svolte a scuola, come quest’anno.
Il 19 febbraio, inoltre, ricorre l’anniversario della nostra cara Mariachiara ed è sempre un motivo di festa per la nostra Istruzione Familiare a lei intitolata. In questa data ci teniamo a mettere al centro l’amicizia, l’impegno e la semplicità di Mariachiara. Quest’anno abbiamo ascoltato le parole delle zie di Mariachiara, Vincenza e Roberta, e delle loro nipoti, Isabel e Stella, che hanno fatto conoscere ai ragazzi diversi aspetti di Mariachiara, una ragazza che amava la vita e coltivava l’amicizia intensamente.
Da sabato 17 a mercoledì 21, decidiamo di vivere ogni giornata a partire da un aspetto di Pier Giorgio Frassati. Pier Giorgio era appassionato. Iniziamo la giornata di sabato 17 con la preghiera e la testimonianza di Enrico Benedetti, ispirato da Pier Giorgio nel suo amore per lo sport vissuto con gli amici. Dopodiché i ragazzi mettono in campo le proprie passioni, organizzando laboratori insieme ad amici ed esperti. Qualcuno di loro mostra agli altri una propria passione o abilità, in piccoli gruppi. Falegnameria, teatro, estetica, disegno, lavoro a maglia, sport: chi si aspettava di trovare tanta varietà di interessi nel compagno di banco? Ci vediamo sotto un’altra luce, ci si mette alla prova nell’insegnare e scoprire le qualità di un amico. Una giornata di sorprese, non ultima quella di vedere - e montare - un cavallo nel cortile della scuola.
Lunedì 19 partiamo da questo: Pier Giorgio era un ragazzo impegnato. Andiamo in gita a Torino per una passeggiata itinerante sui luoghi della vita di Pier Giorgio, per approfondire la sua figura e al tempo stesso soffermarsi sulle bellezze artistiche e storiche della città. Gli insegnanti fanno da ciceroni, con mappa e immagini storiche da confrontare con la Torino di oggi. I ragazzi si incuriosiscono davanti al circolo universitario, alla sede storica della Stampa, alle vie in cui Pier Giorgio camminava. Era un ragazzo conosciuto da molti per la sua famiglia benestante, ma preferiva dare i soldi del biglietto dell’autobus ai poveri e andare a piedi, come noi. Tappa toccante e che ci fa riflettere è il Cottolengo. Qui le suore che si occupano di questo luogo ci accompagnano in una visita che ci fa riflettere sull’importanza di mettersi a servizio, di osservare l’altro nella sua unicità. Quanto bene si può fare? Quanto se ne può ricevere? E noi possiamo fare qualcosa? Queste alcune delle domande che nascono dalla visita. Al termine della visita, i salesiani di Valdocco ci accolgono per un po’ di gioco e S. Messa conclusiva. Siamo stanchi per il molto camminare, ma felici di aver speso una giornata così.
Il giorno dopo, martedì 20, entriamo a scuola un po’ più tardi. Pier Giorgio era generoso: noi interpretiamo questa sua attenzione per i poveri con una mattinata di cucina. Prepariamo, a gruppi, diverse box alimentari che la Caritas parrocchiale farà arrivare a famiglie che ne hanno bisogno. Cracker, chiacchiere, biscotti e alcuni alimenti comprati al supermercato: sotto la supervisione di amici e di nonne, che si prestano con entusiasmo per lavorare a fianco dei nipoti, i ragazzi si occupano di tutto. Mettono letteralmente le mani in pasta - alcuni per la prima volta - e preparano box colorate in cui raccogliere il cibo. Con qualcuno andiamo al supermercato, usando il denaro raccolto - ogni ragazzo ha offerto un euro a testa - per comprare alimenti da inserire nelle box. Interviene anche Annamaria Gianotti, della Caritas di Sant'Ilario, per spiegarci l’importanza di quello che stiamo facendo e darci qualche informazione su ciò che i volontari fanno. Alla fine della mattina, produciamo 15 box alimentari contenenti un pasto completo.
Concludiamo con mercoledì 21: Pier Giorgio amava la compagnia. Per questa occasione, riorganizziamo le aule e i corridoi dell’Istruzione Mariachiara per creare una piccola fiera di giochi da tavolo. Dalle miniature agli scacchi, dai giochi di parole a quelli di strategia: grazie all’aiuto - e ai prestiti - di Alessandro Bizzarri e altri appassionati giocatori, ci sperimentiamo in questo modo di stare insieme semplice e avvincente. Per alcuni, c’è anche l’avventura nei sotterranei, che grazie ad Andrea Micucci si trasformano in un’avvincente Escape Room, dove vengono messe alla prova le abilità intuitive dei ragazzi. Le partite si susseguono - tra cui alcune veramente lunghe e avvincenti - e presto si notano i campioni di questa giornata, che alla fine della mattina vengono ricompensati con premi speciali.
Le quattro giornate si concludono: per tanti di noi sono state il gradino per fare un altro passo verso la crescita e la conoscenza di sé.